Cosa facciamo

Cosa facciamo

Le lavorazioni realizzate all’interno della nostra azienda ricoprono tutte le esigenze civili, industriali e artistiche. I prodotti da noi realizzati vengono utilizzati soprattutto per l’architettura d’interni, la decorazione e come complementi d’arredo.

Lavorazioni e tecncologie

Collage

Con questa tecnica eseguiamo l’assemblaggio di vetro trasparente e colorato in molti differenti. Esistono infatti innumerevoli modi per assemblare i vari pezzi usando collanti diversi. Noi usiamo: la resina tricomponenti, il collante UV, la poliestere con catalizzatore.

A seconda della composizione e dell’utilizzo finale realizziamo la composizione appropriata. Le tipologie di collante presentano caratteristiche diverse: resistenza alla trazione, trasparenza assoluta, saldatura. Per questo alcune si prestano ad un utilizzo decorativo, altre per aggiungere sicurezza o per realizzare costruzioni portanti.

La resina base si presenta sotto forma liquida più o meno densa, ciò comporta l’esigenza di dover creare un contenimento per gestire il composto e distribuirlo in modo omogeneo.

Un lavoro a regola d’arte permette di avere una presenza invisibile del collante, assemblando i pezzi di vetro in modo preciso nascondendo il
sistema di fissaggio.

La realizzazione dei nostri collage prevede innanzitutto una pulizia adeguata dei pezzi da unire privandoli da ogni impurità. Successivamente procediamo ad accostare i vari tasselli uno alla volta aggiungendo la resina poco alla volta facendo attenzione a non inglobare bolle d’aria antiestetiche. La pulizia finale è la fase più lunga perchè prevede metodo e minuzia al fine di ottenere un aspetto brillante della vetrata.

Stratifica

Questa tecnologia prevede la sovrapposizione di due o più strati di vetro intercalati con un film plastico. Si ottiene attraverso una cottura a forno o una resina tricomponente, un prodotto assemblato con caratteristiche di sicurezza.
Una o più lastre di cristallo vengono preparate completamente deterse. In orizzontale si interpone uno o più film di plastico denominato EVASAFE o PVB. Viene sigillato il perimetro esterno con un nastro adesivo per evitare la fuoriuscita del plastico in eccesso.

Il prodotto viene poi depositato all’interno di un sacco siliconico. La prima fase di cottura prevede un’azione di sottovuoto tramite una pompa di aspirazione. Il processo porterà la composizione ad una temperatura tale da poter permettere al plastico di sciogliersi , così facendo le due lastre in adesione si uniranno. Contemporaneamente l’azione di sottovuoto non permetterà la stagnazione di bolle d’aria all’interno della stratifica che risulterebbero dannose e antiestetiche.

Il procedimento con resine liquide invece prevede un intervento prettamente manuale. Le due lastre sono distanziate e sigillate perimetralmente su tre lati. Un lato lungo viene preparato ma momentaneamente non sigillato. Per agevolare il processo tutta la composizione viene adagiata su di un piano basculante. I due vetri vengono momentaneamente allargati nella parte centrale sul lato non ancora sigillato.

La resina viene versata con un imbuto nello spazio lasciato tra i due vetri ricavato tramite un distanziatore perimetrale. La resina, che è stata miscelata inizialmente con un componente che origina un processo di reticolazione, incomincia lentamente ad indurire. L’operatore segue l’espandersi della massa di resina che si è raccolta al centro della composizione, facendo attenzione ad evitare la formazione di bolle che comprometterebbero il risultato finale .